Questa impostazione è illustrata dalla incisiva eloquenza delle seguenti frasi del Duce, tratte dal Discorso del 23 marzo 1936-XIV, definito come il «piano regolatore della nuova economia italiana»:
La cucina autarchica
Questa impostazione è illustrata dalla incisiva eloquenza delle seguenti frasi del Duce, tratte dal Discorso del 23 marzo 1936-XIV, definito come il
«Vi è un settore nel quale si deve tendere soprattutto a realizzare questa autonomia: il settore della difesa nazionale. Quando questa autonomia manchi, ogni possibilità di difesa è compromessa. La politica sarà alla mercè delle prepotenze straniere, anche soltanto economiche; la guerra economica, la guerra invisibile, inaugurata da Ginevra contro l'Italia, finirebbe per avere ragione di un popolo, anche se composto di eroi». E quindi un'impostazione storico-politica che noi diamo alla grande azione autarchica italiana. Infatti l'efficienza bellica di una Nazione è il dato complesso resultante non dalla semplice somma, ma dalla coordinazione dell'efficienza militare, economica, morale, industriale.
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resultante non dalla semplice somma, ma dalla coordinazione dell'efficienza militare, economica, morale, industriale.
Ma se le energie morali di un popolo consapevole del suo destino ed unito nel suo spirito come non lo fu mai nei millenni della sua storia, hanno fiaccato la tracotanza nemica ed hanno reso sterile ogni tentativo di soffocamento economico, ciò non deve far dimenticare il tremendo pericolo corso dalla Nazione, non deve dispensarci dal dovere di apprestare tutti i mezzi per potenziare al massimo le nostre capacità di resistenza, e la nostra possibilità di offesa, l'una e l'altra mai disgiunte dalla nostra decisa volontà di vittoria e di potenza.
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dalla Nazione, non deve dispensarci dal dovere di apprestare tutti i mezzi per potenziare al massimo le nostre capacità di resistenza, e la nostra
Ogni regione d'Italia ha, si può dire, le sue ricette particolari: dal famoso minestrone alla genovese, alle tagliatelle verdi di Bologna; dal gustoso risotto alla milanese, agli spaghetti con le vongole di Napoli; dalla zuppa di legumi della Toscana, ai passatelli di Romagna; è tutta una ricca varietà di minestre che compaiono ogni giorno sulla nostra mensa, allietandola col loro profumo ed il loro gradito sapore.
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gustoso risotto alla milanese, agli spaghetti con le vongole di Napoli; dalla zuppa di legumi della Toscana, ai passatelli di Romagna; è tutta una ricca
Molte volte nelle famiglie è necessario ricorrere a dei brodi chiari per comporre minestrine per persone deboli di stomaco e sottoposte dal medico ad uno speciale regime. Il brodo chiaro è derivato dalla carne di pollo o di vitello. Dalla ricetta sopradescritta si avrà un eccellente brodo chiaro da usarsi per preparare minestrine o zuppe molto delicate e facilmente digeribili.
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uno speciale regime. Il brodo chiaro è derivato dalla carne di pollo o di vitello. Dalla ricetta sopradescritta si avrà un eccellente brodo chiaro da
Napoleone fu battuto non tanto dall'inaspettata cavalleria di Blücher, quanto dalla ben nota politica inglese del «soffocamento economico» che, condotta per quindici anni con spietata mano dall'Inghilterra, doveva essere causa non ultima della cosidetta battaglia di Waterloo.
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Napoleone fu battuto non tanto dall'inaspettata cavalleria di Blücher, quanto dalla ben nota politica inglese del «soffocamento economico» che
Si prendono grammi 1500 di telline col guscio; si mettono in acqua fresca salata e vi si lasciano per tre ore, onde purgarle il più possibile dalla sabbia; dopo si mettono al fuoco in due litri d'acqua.
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Si prendono grammi 1500 di telline col guscio; si mettono in acqua fresca salata e vi si lasciano per tre ore, onde purgarle il più possibile dalla
Napoleone I soleva dire che il soldato ha il cuore nello stomaco; ed infatti l'energia e specialmente la resistenza nel combattimento, dipendono, oltre che da fattori spirituali, dalla quantità e dalla qualità del cibo di cui le truppe combattenti si nutrono. Un esercito di deboli e mal nutriti, potrà per entusiasmo operare atti di audacia, ma non potrà mai sostenere una lunga lotta, nè resistere ad un prolungato assedio.
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, oltre che da fattori spirituali, dalla quantità e dalla qualità del cibo di cui le truppe combattenti si nutrono. Un esercito di deboli e mal nutriti
Si prendono delle acciughe (una per ogni due uova), si lavano, si nettano dalla spina e si tritano con poco prezzemolo e pochissima cipolla; si uniscono poi i rossi e tanto burro da potere, con la lama del coltello, impastare ogni cosa insieme. Con questo composto si colmano i vuoti lasciati dai rossi. Le uova così ripiene, si pongono sopra un vassoio e si ricoprono di maionese.
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Si prendono delle acciughe (una per ogni due uova), si lavano, si nettano dalla spina e si tritano con poco prezzemolo e pochissima cipolla; si
La classica «bistecca fiorentina» non è altro che una braciola col suo osso, grossa un dito o un dito e mezzo, tagliata dalla lombata. La prima condizione necessaria per ottenere una buona bistecca, è di disporre di carne della migliore qualità, ossia di bue ben nutrito, giovane e che sia stato ucciso da bastante tempo, onde possa avere acquistata la frollatura necessaria.
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La classica «bistecca fiorentina» non è altro che una braciola col suo osso, grossa un dito o un dito e mezzo, tagliata dalla lombata. La prima
Anzi l'abitudine all'economia, al risparmio, alla rinunzia, al sacrificio, contratta durante gli anni penosi della guerra, costituirà un' alta scuola di educazione per la donna italiana, che, temprata alle dure lotte e ai cimenti imposti dalla vita bellica, nel campo sempre più vasto che si schiude all'attività femminile, saprà unire alle virtù antiche della nostra razza, attitudini nuove, perfettamente aderenti alla vita intensa vissuta dalla Patria.
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di educazione per la donna italiana, che, temprata alle dure lotte e ai cimenti imposti dalla vita bellica, nel campo sempre più vasto che si schiude
Ricordiamo che in ogni epoca della nostra storia, in ogni momento più decisivo di essa, in ogni fase della nostra civiltà millenaria, dalla «mater familias» romana, alla massaia rurale dei nostri giorni, la donna italiana ha esercitato un'azione profonda, anche se non sempre visibile, sulla vita civile; ha compiuto una modesta, umile, ma coraggiosa, devota e talvolta sublime, missione di bene.
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Ricordiamo che in ogni epoca della nostra storia, in ogni momento più decisivo di essa, in ogni fase della nostra civiltà millenaria, dalla «mater
Il fagiano, sia per la delicatezza che per il valore nutritivo della sua carne, costituisce un cibo prelibato. Si distingue il maschio dalla femmina; il maschio è più grosso, più bello ed ha un sapore più grato; si deve scegliere giovane, grasso e di buon odore; nè tanto fresco, nè eccessivamente frollo. L'autunno è la stagione migliore per mangiarlo, essendo più grasso che in alcun altro tempo.
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Il fagiano, sia per la delicatezza che per il valore nutritivo della sua carne, costituisce un cibo prelibato. Si distingue il maschio dalla femmina
Si sventrano le beccacce dalla parte del gozzo e si ritirano i precordi che si tritano e si mescolano con un po' di lardo, prezzemolo, scalogno tritato e sale. Si riempiono le beccacce con questo composto, si cuciono, si guarniscono con foglie di salvia, si ravvolgono nella carta unta e si fanno cuocere a fuoco lento, bagnandole, di tanto in tanto, con un po' di burro sciolto. Si servono con una salsa da arrosto.
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Si sventrano le beccacce dalla parte del gozzo e si ritirano i precordi che si tritano e si mescolano con un po' di lardo, prezzemolo, scalogno
La riuscita di esso dipende dalla freschezza e dalla qualità di pesci di cui si dispone: pesce cappone, palombo, ghiozzi, seppie, calamai, triglie, sogliole ecc. Si puliscono bene i pesci: i piccoli si lasciano interi, i grossi si tagliano a pezzi e si tengono pronti per la cottura.
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La riuscita di esso dipende dalla freschezza e dalla qualità di pesci di cui si dispone: pesce cappone, palombo, ghiozzi, seppie, calamai, triglie
Le lievi differenze esistenti fra di loro sono più dipendenti, a parità digestiva, dal sesso e dall'età dell'animale ucciso, che dalla razza e dalla specie a cui esso appartiene: preferire quindi l'una o l'altra è questione di gusto o di tradizione e non certo di valore nutritivo.
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Le lievi differenze esistenti fra di loro sono più dipendenti, a parità digestiva, dal sesso e dall'età dell'animale ucciso, che dalla razza e dalla
Si prendono delle tinche piuttosto grosse, si taglia loro la testa, le pinne e la coda, si aprono dalla parte della schiena, si toglie la spina e le lische e si dividono in due parti per il lungo. S'infarinano, poi si tuffano nell'uovo frullato, condito con sale e pepe, s'involgono nel pangrattato, ripetendo per due volte l'operazione. Si cuociono in teglia con burro e si servono in tavola con spicchi di limone.
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Si prendono delle tinche piuttosto grosse, si taglia loro la testa, le pinne e la coda, si aprono dalla parte della schiena, si toglie la spina e le
S'involgono nel pangrattato e si friggono nell'olio. Si versa poi l'olio rimasto dalla frittura, in una teglia, si fa leggermente soffriggere e poi vi si collocano sopra i filetti; a metà cottura, si bagnano con vino bianco asciutto. Si fa bollire per cinque minuti, e si servono con la salsa che hanno, guarnendoli con un battutino di prezzemolo e con spicchi di limone. È un piatto di bella figura e di grande comparsa.
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S'involgono nel pangrattato e si friggono nell'olio. Si versa poi l'olio rimasto dalla frittura, in una teglia, si fa leggermente soffriggere e poi
Essi hanno nell'alimentazione umana una grandissima importanza: 1) perchè moderano l'eccesso di nutrizione e rendono i cibi più digeribili e più gradevoli; perchè servono come tonico e rinfrescante per l'intestino, per la grande quantità d'acqua che contengono; perchè forniscono all'organismo le indispensabili vitamine e i sali minerali necessari per la nutrizione, quali i sali fosforati di potassio, di magnesio, di ferro, ed i sali di silicio che essi assorbono dalla terra; perchè, per il loro contenuto in cellulosa, stimolano i movimenti peristaltici dell'intestino e facilitano l'evacuazione dei detriti.
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che essi assorbono dalla terra; perchè, per il loro contenuto in cellulosa, stimolano i movimenti peristaltici dell'intestino e facilitano l
I costituenti principali del latte sono: acqua, grasso, caseina, latto albumina, lattosio e sali inorganici. Sono presenti poi in esso, in piccola quantità, latto proteina, citrati, ossigeno, azoto, anidride carbonica e, in quantità molto piccole, creatina, creatinina ed altre sostanze azotate, lecitina, enzimi e vitamine A, B, C. Il rapporto in cui stanno queste costituenti non è costante ed è influenzato dalla razza, dall'individuo, dalle condizioni di vita, dallo stato di nutrizione dell'animale che fornisce il latte, come anche dalla durata della lattazione, dall'ora della mungitura, ecc.
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, lecitina, enzimi e vitamine A, B, C. Il rapporto in cui stanno queste costituenti non è costante ed è influenzato dalla razza, dall'individuo, dalle
Si scelgono funghi di mezzana grossezza, che siano anche di giusta maturazione. Se ne raschia il gambo, si nettano dalla terra e si lavano interi, senza tenerli troppo in molle; poi si tagliano a fette piuttosto grosse, s'infarinano e infine si gettano in padella, quando l'olio è bollente. Quando sono ancora a bollore, si condiscono con sale e pepe.
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Si scelgono funghi di mezzana grossezza, che siano anche di giusta maturazione. Se ne raschia il gambo, si nettano dalla terra e si lavano interi
Si tagliano a metà per il lungo, senza sbucciarle, si fanno loro delle incisioni a graticola sulla parte bianca, si condiscono con sale, pepe e olio, si pongono in gratella dalla parte della buccia, poi si coprono con un coperchio e si cuociono fra due fuochi, affinchè non abbiano bisogno di essere voltate.
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, si pongono in gratella dalla parte della buccia, poi si coprono con un coperchio e si cuociono fra due fuochi, affinchè non abbiano bisogno di essere
Scelti dei bei sedani di costola piena e molto freschi, si dividono a pezzetti le parti bianche, lasciando anche unito il torsolo, dopo averlo mondato dalla parte esterna. Dopo lavati e bene rinfrescati, si dà loro una breve lessatura (non più di tre minuti di cottura) nell'acqua salata, poi si levano dal liquido, si mettono in un pannolino e, al momento di friggerli, si preparano in uno di questi due modi a piacere.
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mondato dalla parte esterna. Dopo lavati e bene rinfrescati, si dà loro una breve lessatura (non più di tre minuti di cottura) nell'acqua salata, poi si
Delle zucche se ne conoscono molte varietà, ma le migliori sono quelle di pasta gialla e soda. Sono ottimi frutti, dalla polpa zuccherina ed amidacea, che bene si prestano per puree, per minestre, per fritture ed anche per alcuni dolci. La massaia intelligente può tentare con la zucca delle nuove combinazioni, senza tema di errare nella riuscita, tenendo presente che è molto ricca di acqua e che occorre prepararla in modo da asciugare una buona parte di essa, attraverso l'evaporazione o la salatura a freddo.
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Delle zucche se ne conoscono molte varietà, ma le migliori sono quelle di pasta gialla e soda. Sono ottimi frutti, dalla polpa zuccherina ed amidacea
Le uova, nelle differenti loro preparazioni, costituiscono sempre un alimento gradito, nutriente e nello stesso tempo economico. Esse rappresentano il più facile e il più conveniente surrogato delle sostanze carnee, come si deduce dalla loro composizione centesimale.
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il più facile e il più conveniente surrogato delle sostanze carnee, come si deduce dalla loro composizione centesimale.
Si prendono sei bellissimi aranci dei più grossi, dalla pelle spessa, poi sei più piccoli. Si toglie delicatamente, dalla parte del gambo, una fetta rotonda di buccia, come un piccolo coperchio a ciascuno degli aranci più belli e più grossi, poi con l'aiuto di un cucchiaino o di un temperino, si vuota l'interno con molta delicatezza per non rompere la scorza. Si passa questa polpa che può servire per bibita o per altro dolce. Si prepara intanto con zucchero e poca acqua uno sciroppo molto spesso, che sia quasi caramellato. Nello stesso tempo si toglie la buccia agli aranci più. piccoli, si dividono in quattro parti ciascuno, bene uguali, si gettano tutti questi quarti nello sciroppo, si attaccano prestamente tutti i quattro quarti insieme, al fine di ridare loro la forma primitiva dell'arancio. Questa operazione richiede molta abilità e prontezza.
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Si prendono sei bellissimi aranci dei più grossi, dalla pelle spessa, poi sei più piccoli. Si toglie delicatamente, dalla parte del gambo, una fetta
Il buon successo della cottura, dipende dal taglio del marrone. Un marrone mal tagliato scoppierà o cuocerà male. Per tagliarlo bene si prenderà un coltellino a punta, bene affilato e si taglierà la pelle in tutta la sua lunghezza, senza intaccare il frutto, dalla parte tonda.
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coltellino a punta, bene affilato e si taglierà la pelle in tutta la sua lunghezza, senza intaccare il frutto, dalla parte tonda.
Pure, in certe occasioni, anche la semplice mensa può ammantarsi di festa: essa può riunire parenti ed amici per porgere il saluto e l'augurio a colui che si allontana dalla propria casa, o può festeggiare il ritorno di un caro lontano, figlio, fratello o sposo, reduce dai gloriosi campi di battaglia; o può infine suggellare le più grandi cerimonie della vita.
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colui che si allontana dalla propria casa, o può festeggiare il ritorno di un caro lontano, figlio, fratello o sposo, reduce dai gloriosi campi di
La base di tale calcolo è data dal valore nutritivo degli alimenti presi in considerazione, per quello che si riferisce al loro contenuto in proteine, grassi, idrati di carbonio e dalla quantità che di essi offre la natura.
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, grassi, idrati di carbonio e dalla quantità che di essi offre la natura.
Diversifica poco dalla frittata semplice con lo zucchero, non avendo altra variante che l'aggiunta del rhum, al quale si suole dar fuoco al momento di servirla. Per fare la frittata col rhum, ci si regola dunque come per quella semplice con lo zucchero, sia riguardo al composto, che alla cottura.
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Diversifica poco dalla frittata semplice con lo zucchero, non avendo altra variante che l'aggiunta del rhum, al quale si suole dar fuoco al momento
Al momento di servire, si prepara il piatto di portata coperto con un tovagliuolo piegato, e con un cucchiaione si prende dalla sorbettiera il gelato, cucchiaiata per cucchiaiata, si ammonticchia sopra il tovagliuolo in modo da formare un solo ammasso della forma ineguale, senza ricercare la simmetria.
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Al momento di servire, si prepara il piatto di portata coperto con un tovagliuolo piegato, e con un cucchiaione si prende dalla sorbettiera il gelato
Ora passi per quelle mezzo disseccate, per quelle indurite dal tempo e dalla vecchiaia, per quelle già rapprese in cellulosa condensata, ma le altre foglie, le mediane, che sono gli organi viventi di tutta la pianta, che hanno ricchezza in ferro e clorofilla, che sono mosaici di elementi cellulari, che hanno ricevuto il bacio vitale della luce e che di esso conservano il ricordo, non meritano la cassetta delle immondizie, proprio esse che possiedono tesori di vitamine attive, di proteine e di sali minerali; foglie che possono servire, specie se giovani e sottili, ad integrare razioni, a valorizzare gli alimenti più scadenti... e tutto questo perchè sono colorate, perchè sono state vestite in verde cupo dalla luce, dai raggi chimici del sole. Mentre le foglie del così detto «cuore», bianche per effetto di anemia, tenere un po' per idropisia, le preferite del gusto e della vista, poca sostanza apportano, eccetto che molta acqua, sia pure metabolica, non avendo esse ancora ricevuto il battesimo del sole e il bacio della luce.
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Ora passi per quelle mezzo disseccate, per quelle indurite dal tempo e dalla vecchiaia, per quelle già rapprese in cellulosa condensata, ma le altre
La guerra, con le sue ferree leggi di economia e di ristrettezza, ha insegnato alla donna italiana ad usare con oculata parsimonia, sia il liquido dorato che ci è fornito dalla drupa dell'olivo, sia il prodotto prezioso, ottenuto dalla panna del latte. Così le pietanze non diguazzano più nell'unto che le rendeva talvolta poco digeribili e disgustose e le insalate non nuotano più nel condimento eccessivo che la donna incauta versava spensieratamente dall'ampolla nella compostiera!
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dorato che ci è fornito dalla drupa dell'olivo, sia il prodotto prezioso, ottenuto dalla panna del latte. Così le pietanze non diguazzano più nell'unto
Oltre allo spreco che si verifica sul mercato, in cucina e sulla mensa, c'è infine da considerare quello che si fa nell'atto stesso della digestione umana; nella bocca, nello stomaco e nel tubo intestinale; spreco ingente anche questo, dannoso all'individuo e alla società nello stesso tempo, spreco che si potrebbe in gran parte attenuare, derivando esso dalla mancata igiene della masticazione, dalla mancata osservanza della moderazione alimentare, e dalla ignorata temperanza nell'uso dei cibi e delle bevande.
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che si potrebbe in gran parte attenuare, derivando esso dalla mancata igiene della masticazione, dalla mancata osservanza della moderazione
Nel condire le insalate la massaia, stretta dalla dura necessità, ha imparato finalmente a misurare l'olio e a farlo cadere goccia a goccia, nell'insalatiera, come ha imparato ad utilizzare, fin dove è possibile, quello finissimo degli scatolami, contenenti sardine, funghetti, carciofini ecc., per condire altri cibi.
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Nel condire le insalate la massaia, stretta dalla dura necessità, ha imparato finalmente a misurare l'olio e a farlo cadere goccia a goccia, nell
«Prima digestio fit in ore» affermava l'antica sapienza medica, ma l'uomo moderno ha dimenticato totalmente questo saggio adagio di salute corporale, non si ricorda più di tanto avvertimento, preso così «com'è dal vortice del tempo e dalla furia di fare e dall'ansia di arrivare.
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, non si ricorda più di tanto avvertimento, preso così «com'è dal vortice del tempo e dalla furia di fare e dall'ansia di arrivare.
Mangiando in fretta e masticando poco, non si arreca danno soltanto all'individuo, per ragioni che ormai tutti conoscono, ma si arreca anche un danno sociale, perchè mangiando in fretta e masticando male, si fa, senza volerlo dello spreco alimentare: un cibo poco molito dalla bocca, qualunque esso sia, si digerisce male perchè lo stomaco si rifiuta di fare il lavorio dentatorio, e così viene esso assorbito solo in parte dalle pareti intestinali, solo in parte passa nel sangue a farsi nutrimento per i gruppi cellulari.
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sociale, perchè mangiando in fretta e masticando male, si fa, senza volerlo dello spreco alimentare: un cibo poco molito dalla bocca, qualunque esso
Ma non si fa solo dello spreco alimentare mangiando presto e masticando male; si fa spreco anche maggiore mangiando molto, oltre il bisogno necessario reclamato dall'età, dal sesso, dalla costituzione, dallo stato di salute, dal genere di lavoro che si compie e dalla stessa stagione dell'annata.
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necessario reclamato dall'età, dal sesso, dalla costituzione, dallo stato di salute, dal genere di lavoro che si compie e dalla stessa stagione dell'annata.
Sono milioni, anche in Italia, questi lenti avvelenatori giornalieri di loro stessi, questi incoscenti sprecatori di beni sociali, poichè chi mangia molto, oltre il bisogno, non arreca solo danno a se stesso, essendo dimostrato che la maggior parte dei mali più comuni che affliggono l'uomo e gli accorciano la vita, come la gotta ed il diabete, l'uricemia, l'obesità, l'arteriosclerosi ed i mali di fegato e del rene, quando non sono determinati, sono certo favoriti dall'eccesso alimentare e sono invece avvantaggiati dalla parsimonia del mangiare.
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, sono certo favoriti dall'eccesso alimentare e sono invece avvantaggiati dalla parsimonia del mangiare.
La polpa di pesce, ben pulita dalle lische e dalla pelle, si potrà ricoprire, al momento di mandare in tavola, con la seguente gustosissima salsa, che si prepara in queste proporzioni: il succo di un buon limone fresco, grammi 100 di olio di oliva del migliore, grammi 60 di capperi (conservati nell'aceto), un po' di sale e di pepe in polvere.
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La polpa di pesce, ben pulita dalle lische e dalla pelle, si potrà ricoprire, al momento di mandare in tavola, con la seguente gustosissima salsa
Famigliarmente poi si può anche trar profitto altrimenti dalla parte legnosa di essi. Conservati i noccioli della frutta di qualunque specie e riposti in luogo asciutto, dopo averli fatti asciugare lentamente nel forno, potranno servire nella stagione invernale, come rinforzo al fuoco del caminetto o della stufa a legna.
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Famigliarmente poi si può anche trar profitto altrimenti dalla parte legnosa di essi. Conservati i noccioli della frutta di qualunque specie e
Nell'uso della cassetta di cottura bisogna tener presenti alcune importanti avvertenze: 1) venendo a mancare l'evaporazione, bisogna regolarsi a mettere molto meno liquido che per la cottura sul fuoco; 2) se si rendesse necessario togliere il recipiente dalla cassetta, prima della completa cottura, bisognerà rimettere il recipiente sul fuoco e fargli raggiungere il bollore, prima di rimetterlo in cassetta.
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mettere molto meno liquido che per la cottura sul fuoco; 2) se si rendesse necessario togliere il recipiente dalla cassetta, prima della completa cottura
Il sistema di riscaldamento più diffuso nelle nostre cucine è certamente quello del gas illuminante prodotto dalla distillazione del carbon fossile (litantrace a lunga fiamma).
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Il sistema di riscaldamento più diffuso nelle nostre cucine è certamente quello del gas illuminante prodotto dalla distillazione del carbon fossile
Passiamo ora alla cucina elettrica che, nelle sue svariatissime forme, rappresenta, ai giorni nostri, il sistema più perfetto per cucinare le vivande. I pregi che essa presenta si possono così riassumere: non è soggetta ad emanazioni nocive, a cattivi odori od al pericolo di di scoppi o d'incendi, evita il fumo e le scorie, sì che l'aria respirabile rimane pura, non umida, pesante e sgradevole come è quella contaminata dalla combustione di carbone o legna, o, peggio ancora dalla combustione del gas; agevola notevolmente il lavoro domestico; non richiede nessuna sorveglianza e permette di regolare il calore; elimina la noia dell'approvvigionamento del combustibile, e di conseguenza gli ingombranti depositi del medesimo.
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, evita il fumo e le scorie, sì che l'aria respirabile rimane pura, non umida, pesante e sgradevole come è quella contaminata dalla combustione di
Ciò spiega come tale apparecchio offra innumerevoli possibilità di cottura. Importantissimo per la donna è conoscere la temperatura occorrente per la cucinatura delle diverse pietanze, come risulta dalla seguente tabella termometrica:
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cucinatura delle diverse pietanze, come risulta dalla seguente tabella termometrica:
È da notare che prima di mettere nel forno i diversi preparati da cuocere, occorre che il termometro segni 10° più di quelli stabiliti dalla tabella termometrica, per ottenere le giuste calorie, occorrenti alla cottura delle diverse vivande.
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È da notare che prima di mettere nel forno i diversi preparati da cuocere, occorre che il termometro segni 10° più di quelli stabiliti dalla tabella